Le Ragioni, L’attualita’ E La Prospettiva Della Legislazione Di Sistema In Tema Di Prevenzione Della Infiltrazione Mafiosa Negli Enti Locali

15 Mag, 2024

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE. TRASPARENZA. PRESIDIO DELLA LEGALITÀ E CONTRASTO AI CONDIZIONAMENTI ED ALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE.

GIORNATA DI FORMAZIONE E CONFRONTO

21 maggio 2024

Salone delle Feste, via Piazza della Pace

COMUNE DI POLISTENA (REGGIO CALABRIA)

LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA E L’ADESIONE  DEVE PERVENIRE, PER OVVI MOTIVI ORGANIZZATIVI, ENTRO GIORNO 16 MAGGIO 2024, TRAMITE POSTA ELETTRONICA o PEC a: coimidea@libero.it; coimidea@legalmail.it. 

A partire dal 1991 è stato introdotto nel nostro ordinamento lo scioglimento degli organi elettivi degli enti locali per il sospetto di infiltrazioni mafiose, istituto attualmente regolato dagli articoli 143 e seguenti del d.lgs. n. 267/2000, cd testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

Sulla base di questa disposizione sono stati sciolti nel corso degli anni diverse centinaia di consigli comunali, concentrati soprattutto nelle regioni dell’Italia meridionale e della Sicilia. In alcuni casi questa forma di scioglimento si è ripetuta più volte e la giurisprudenza è intervenuta più volte, definendo gli ambiti entro cui questo strumento eccezionale può essere utilizzato.

Soprattutto oggi, in un momento storico in cui le importanti risorse economiche del PNRR, aumentano in maniera preoccupante il rischio di condizionamento/infiltrazione criminale, è opportuno che il piano di prevenzione comunale della corruzione non sia affrontato come mero adempimento. Purtroppo però sembra rilevarsi come la PA locale non ha una chiara consapevolezza dell’importante ruolo di attore nell’attività di prevenzione dei fenomeni illeciti; si tratta di una vulnerabilità non di poco conto, se si pensa alla presenza d’ambiti fortemente appetibili per la criminalità organizzata e del contesto economico attuale.

È convinzione comune che il contrasto alla corruzione sia una prerogativa esclusiva di polizia e magistratura, dimenticando che si tratta di fenomeni che sovente attraversano molte delle attività amministrative pubbliche e non considerando che proprio il monitoraggio di queste fasi sfugge all’azione penale.

Per questo i presidi posti a prevenzione dei rischi dell’attività amministrativa sono un aspetto rilevante dell’agire pubblico, perché soltanto chi direttamente segue la procedimentalizzazione degli ambiti amministrativi a rischio può attivare gli opportuni allarmi.

Peraltro, l’attività di prevenzione di questi fenomeni rientra tra le prerogative dei comuni che, gestendo specifici procedimenti amministrativi sensibili, sono in grado d’evidenziare, attraverso il monitoraggio dei procedimenti, dove possono presentarsi situazioni a rischio corruzione.

In tale scenario si impone la necessità di avviare una riflessione sulla efficacia delle norme in materia di prevenzione del rischio corruzione, delle norme di contrasto ai condizionamenti ed alla infiltrazione mafiosa, anche alla luce delle esperienze fin qui realizzate e sulla possibile loro riforma con lo scopo di rafforzarne la capacità effettiva di permanenza degli effetti di ripristino della legalità.

La giornata di formazione e confronto, che vale come formazione obbligatoria in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza ai sensi della Legge 190-2012, così come modificata dal D.lgs. 97-2016 e ss.mm.ii., intende esplorare la complessità insita nelle norme, la loro interazione, la necessità di una stretta integrazione al duplice fine di discutere sui limiti dell’approccio tradizionale in termini di “malgoverno” e, al contempo, di identificare, grazie ad un confronto a più voci, i punti di convergenza per una riforma della attuale legislazione di sistema con particolare riferimento agli scioglimenti degli organi elettivi per presunti condizionamenti ed infiltrazioni mafiose. Una giornata di formazione strutturata anche come momento di dialogo tra esperti, rappresentanti delle Istituzioni governative interessate, magistrati, e rivolta agli amministratori locali, ai segretari, ai dirigenti e figure dirigenziali, ai dipendenti degli enti che intende proporre una analisi collettiva della situazione in essere e di delineare possibili prospettive di riforma.

PROGRAMMA

Ore 8.30 – Registrazione dei partecipanti e welcome coffe

Ore 9.00 – AVVIO DEI LAVORI E CONTRIBUTI ALLA DISCUSSIONE

Dott. Michele Tripodi – Sindaco di Polistena 

Dott. Carmelo Sellaro – coim idea Srl

Ore 9.30 – RELAZIONE

Dott. Arturo Bianco (coim idea): Prevenzione della corruzione. Trasparenza. L’applicazione delle norme sullo scioglimento per sospetto di infiltrazioni mafiose e le prospettive di riforma 

Ore 10.15 INTERVENTI PROGRAMMATI

Michele Conia Rappresentante Associazione Comuni Città degli Ulivi

Giorgio Imperitura Rappresentante Associazione Comuni della Locride

Renato Natale Sindaco di Casal di Principe

Michele Spadaro Rappresentante Associazione Comuni Area dello Stretto

Giuseppe Politanò Avviso Pubblico Calabria

Ore 10.45 – LO SCIOGLIMENTO DEI COMUNI PER SOSPETTO DI INFILTRAZIONI MAFIOSE: BILANCIO E

PROSPETTIVE (Relatori contattati, in attesa di conferma definitiva)

Avv. Nico D’Ascola – Ordinario di Diritto Penale presso l’Università Mediterranea Reggio Calabria

Dott. Gerardo Dominijanni – Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria

Avv. Giuseppe Falcomatà Responsabile Mezzogiorno ANCI

Dott. Paolo Giovanni Grieco – Prefetto di Vibo Valentia

Dott.ssa Clara Vaccaro – Prefetto di Reggio Calabria

Dott. Francesco Zito – Direttore centrale Ministero degli Interni

Coordina i lavori

Dott. Umberto Nucara– Direttore generale Città Metropolitana di Reggio Calabria

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